martedì 12 dicembre 2006

...da un pensiero ad un nuovo giorno


Questa sera la linea internet non va e sto andando su tutte le furie!!!
Leggevo il blog di un amico nel quale si lamentava della paura di aver preso una cantonata, di non essere in grado di gestire quello che avverte, quando il pensiero viene riposto nella realtà contingente! Fab, ma non sai quanto te capisco, ma ripeto quello che ti ho detto: mai aver paura di quello che si avverte, di cambiare prospettiva nell'inquadrare la propria vita....e anche se abbiamo sbagliato, possiamo far tesoro di questa esperienza...capisco completamente quel sentirsi stupidi e a tratti sbagliato e ingenuo...ammetto che in alcuni momenti mi ci sento anche io; la cosa che probabilmente mi salva è la consapevolezza di non sperare in una seconda volta, di non sperare in qualcosa che sarebbe, comunque per natura, irrealizzabile! Non ricordo chi lo diceva, ma tempo fa lessi una frase:"la speranza è come un vizio, assopisce l'anima". Ed è così, a cosa serve sperare? Sperare in un ritorno, sperare in un incamminarsi....No, diventa impossibile poi vivere, viversi, godere, nel senso più puro e metafisico, dei giorni che ci sono regalati!
Consapevolmente non spero, certo qualche volta sogno, ma il sogno si sa è per natura irrealizzabile ed è forse una sorta di consolazione che nessuno, e dico nessuno, può distruggere se non te stesso, nel profondo.
Starò diventando, freddo??? Glaciale??? Non lo so, non lo voglio sapere: ho solo la verità dei minuti che hanno preceduto minuti che stanno passando, e questo in fondo mi basta...mi basta per sentire che sono vivo....che la luna riandrà a dormire e che un nuovo sole sorgerà per dar luce ad un nuovo giorno....un giorno nuovo o un giorno come tanti?
Passo e chiudo....

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