mercoledì 9 maggio 2007

Il mio viaggio

Mi chiedo dove sei...Sono seduto sul solito vagone del metro che mi riporta a casa, dopo la solita giornata passata tra i banchi dell’università.
Il buio, troppo velocemente, sta calando e anche questa notte mi toccherà dormire solo nel nostro letto, ormai troppo grande: è un continente sconosciuto senza di te! Sai, dopo così tanto tempo, ancora non mi sono abituato a questa solitudine: ogni notte che passa mi sembra di scoprire zone più fredde tra le lenzuola...in alcuni momenti mi rallegro, ma in modo repentino mi sento inondare dalla tristezza e mi viene da esclamare "quando c'era lui non era così, non mi è sembrato mai che ci fossero!". Stupido vero? Eppure non posso fare a meno della mia Terra conosciuta, di te...
Ancora poche fermate e varcherò la soglia della nostra casa: quella che è diventata il mio Inferno.
Guardo due ragazzi, qui di fronte a me, nei loro occhi l’amore e mi sento stringere il cuore…alzo gli occhi per rendermi conto quante fermate ancora per il mio patibolo…
Li chiudo in questo andare sulle rotaie: quando stai toccando il fondo, la questione del tempo diventa relativa: si vive in una sospensione temporale alla quale non sai dare spiegazione; il più delle volte tutto mi sembra troppo veloce, che passi senza darmi tempo di metabolizzare…secondi, minuti, ore non hanno più un senso…l’andare non ha più un senso e odio questi vagoni che mi hanno visto scalpitare per raggiungerti , i nomi delle diverse stazioni che attraverso perché mi danno il senso della tua assenza.
Ho quasi la necessità di rimanere incollato a questo posto e continuare a farmi trasportare senza una vera meta, solo per restare da solo tra la gente a scavare nella mia mente.
Dovrei scacciare tutti i ricordi; odiarti perchè mi hai lasciato, parlare male di te a tutti…parlare con odio e rabbia...ricordarmi tutte le volte che mi hai detto "sto arrivando" e ho atteso giorni prima di vederti....per le volte che hai detto "ti amo, sei unico per me" e poi eri nel letto di qualche altro...per tutti i "per sempre" che sgranellavi ogni giorno come un rosario e che si sono rivelati fiocchi di neve che al primo sole si sciolgono.
Quanti buoni motivi, eppure la mia anima si rifiuta!
Cerco di farla ragionare, ma…ma lei non ne vuol sapere e continua, incessantemente, a gongolarsi nei più teneri ricordi di questo amore e a dire "vedrai, tornerà da te, perchè ti ama, perchè sei unico, perchè siete legati per sempre"...Dimmi come faccio a spiegarle che non è più così? Non riesco a convincere me stesso, come faccio a convincere lei?
I miei amici mi guardano, continuano a ripetermi che sei un immaturo, un bastardo, ma io non ti vedo così e ti difendo...sì ancora ti difendo...che posso farci, ti amo ancora...ti amo come il primo giorno che ci siamo incontrati dopo aver chattato e disquisito sulla musica, sul cinema.
Sì, ricordo ancora quando ti ho visto: il cuore è improvvisamente impazzito, la saliva mi è mancata e il tuo sorriso ha letteralmente vinto ogni mia difesa.
Te lo ricordi? Mi hai sfiorato la mano e mi hai detto "voglio fare l'amore con te"...e io ho analizzato parola per parola quella frase; non una, ma dieci, cento volte...ripetevo tra me e me "mi ha chiesto di fare l'amore non di andare a letto...oppure ho capito male? No, non mi sembra..." E continuavo a guardarti come se i miei occhi non avessero altro da percepire in quello spazio immenso che tu stavi riempiendo lentamente...dolcemente...silenziosamente...ho ancora quelle sensazioni sulla pelle…Improvvisa quella voce automatizzata che mi ricorda il supplizio, sono quasi arrivato, ma questa volta non ci sarai ad aspettarmi…non ci saranno i tuoi occhi e il tuo sorriso, le tue mani e il tuo profumo: quel maledetto profumo che sento ovunque…mi sento più fragile che mai, mi guardo attorno, quasi a cercarti tra la folla che si accalca per scendere, per tornare alla propria vita dopo un piccolo viaggio, dove emozioni su emozioni si sono affollate, abbracciate, derise, allontanate.
Ecco il metro si è fermata, le porte si aprono e ricomincio a morire senza di te….

Hope there's someone (Antony and the Johnson)

Hope there's someone
Who'll take care of me
When I die, will I go

Hope there's someone
Who'll set my heart free
Nice to hold when I'm tired

There's a ghost on the horizon
When I go to bed
How can I fall asleep at night
How will I rest my head

Oh I'm scared of the middle place
Between light and nowhere
I don't want to be the one
Left in there, left in there

There's a man on the horizon
Wish that I'd go to bed
If I fall to his feet tonight
Will allow rest my head

So here's hoping I will not drown
Or paralyze in light
And godsend I don't want to go
To the seal's watershed

Hope there's someone
Who'll take care of me
When I die, Will I go

Hope there's someone
Who'll set my heart free
Nice to hold when I'm tired

Da ieri è un pò la mia fissa questa canzone....chissà dove vogliono portarmi....