domenica 21 settembre 2014





La mia vita in 7 foto.

Da qui si riparte.
Per questa situazione nessuno si indigna???
I nostri politici fancazzisti, i nostri ministri non rilasciano intervista sulla burocrazia che sta portando al capolinea la battaglia non solo di Emanuele Scifo ma della sua compagna Maria Carleo, dei genitori, della sorella Nunzia Scifo e di tutti coloro che come me, nel loro piccolo, combattono al suo fianco!
Dov'è la giustizia???
Perchè non ci si indigna per questa notizia che sono mesi che facciamo girare??
Sono state scritte mail ad ogni rappresentante delle Istituzioni, al Papa, alle testae giornalistiche, ma a parte qualche sporadico caso, tutto tace!
Eppure Emanuele Scifo non si arrende come potrete ascoltare dalle sue parole nell'intervista postata!
Si può negare la vita ad una persona, solo per questioni di burocrazia????
Questa è l'Italia, ma noi continueremo a crederci fino al 5 dicembre!
Chiedo ai miei amici, ai miei conoscenti, agli amici degli amici di condividere questo video...i video delle iniziative per aiutare mio cugino!
Ricordo ancora che esiste una pagina facebook "Diamo una speranza di vita ad Emanuele" dove si possono reperire iniziative e gli estremi per una donazione!
Grazie a tutti!
Ema ce la farai, e sorrideremo pensando a questi brutti momenti perchè avrai di nuovo la tua vita da vivere serenamente!
Ti voglio bene

venerdì 14 febbraio 2014

Naufrago

Rideva.
In modo isterico rideva di se stesso.
La stanza era in penombra.
La solita luce accesa sulla scrivania.
La sua immagine si rifletteva nel rosso che si era versato.
Sarà stato il secondo o terzo bicchiere.
Non lo ricordava, non gli importava.
Cominciò a scrivere
“Affido alle parole questo mio sentire.
Sì oso alimentare il mio cuore di te.
Mi parli, ma non ti accorgi di me.
Mi racconti di te, del tuo amore, della tua giornata ma io non ci sono.
Sorridi alle mie battute e ai miei racconti, ma tu non sei  con me.
Affogo nel mare dei tuoi occhi, e non so come salvarmi.
Come si fa a straziare un cuore?  Ricordandogli che c’è l’assenza di tutto senza di te.
Col naso per aria, cerco ancora di inalare il tuo respiro che mi hai regalato con un ‘ciao’.
Devasto la mia irrazionalità con il pensiero di un mondo che non ci sarà mai.
Cerco di annullare tutto: azzero ogni piccola percezione di te sulla pelle.
Mi guardi, ma io non sono nel tuo sguardo.
Ma resta ancora qualcosa di te
Mi si riversa nelle vene: vorrei strapparmele per non sentirti ancora scorrere.
Gioco con me stesso, a schernirmi e a nascondermi.
Non potrei far altro.
Mi è bastato poco per capire quanto non avrò: e quanto lo desideri ardentemente.
Io non sono con te, non sono nei tuoi pensieri.
No, io non ci sono.
Sono qui in questa stanza, come un’edera bellissima che adorna un castello.
Abbracciata a quei muri.
Esposta alle intemperie, che ti protegge.
Colorata, che dà calore.
Sola a guardare il cielo e nel castello l’aria è pervarsa di amore.”
Rilesse quelle parole.
Le trovò pesanti ma lo facevano sentire leggero.
Trovò qualcosa di sé di cui voleva liberarsi.

Si accorse che era diventato un naufrago.
"Che l'amore fosse una cosa delicata? Direi piuttosto che sia troppo rude e troppo aspra, e infine troppo violenta: e punge come uno spino.” 

Buon San Valentino a tutti.
A chi ama e non è amato.
A chi ama e deve nasconderlo.
A chi non è amato e spera che un giorno potrà succedere.
A chi ama ed è ricambiato.
A chi sta insieme da tanto tempo e ha superato mille tempeste.
A chi è solo ma è amato dai suoi amici.

Buon San Valentino a chi è triste: le nuvole prima o poi passeranno e il sole risplenderà.

Buon San Valentino a tutte le persone che anche se in un rapporto sono sole: l'amore non è lo stare insieme è condividere e rispettarsi, ricordalo sempre.

Buon San Valentino a me: perchè mi voglio bene, perchè ho sempre mille sorrisi da dedicare a tutti, perchè sono una persona che mette passione in tutto quello che fa...e se non mi si apprezza il problema non è mio.

Buon San Valentino.
E poi mi chiama: e il mio cuore non smette di battere.

L'altro giorno l'ho visto: il suo sorriso, la sua simpatia.
Un pomeriggio diverso, ad aiutarlo per il suo lavoro.
A sentirmi dire che ero 'bravo', a parlare del momento non facile che sto attraversando.
A fumare assieme in macchina.
Nulla..non è successo nulla: ma è come se mi avesse stregato.

E' da ieri che i miei pensieri hanno preso una brutta strada.
Lui ha 1 altro, da poco: ma ce l'ha.
Ieri era emozionato di andarlo a prendere in aereoporto.
La sera prima mi ha chiesto cosa ne pensassi: gli ho detto quello che pensavo.

E decido di non sentirti, per non manifestare il mio disagio.
Arrivo sempre tardi mi ripeto: lascia perdere pensa alla tua  solitudine
Pensa alla tua tristezza che devi sconfiggere: perchè è triste dover avere accanto una persona che non ti ama più ma che fa di tutto per farti star male non ammettendolo.

E così nel giorno degli innamorati, cerco di pensare solo a me stesso.
Egoista: ma devo difendermi.
Mentre impazzano i messaggi d'amore, io prendo un caffè
Sospiro!

E chiama lui, per il suo lavoro ovvio.
E'sereno si sente...sono felice per lui.
Ok, va bene per l'intervista...
A tra poco allora.

E continuo a ripetermi che sono sbagliato.
Che sbaglio il momento.
Che sono meno di nulla.

Ma sorrido, perchè questa è la maschera.
Quella di uno sicuro di sè e che sorride anche se il mondo sta crollando.

E dimenticare il suo nome, lentamente sparire.

"Ma tu chi sei che avanzando nel buio inciampi nei miei più segreti pensieri?"
William shakespeare






venerdì 7 febbraio 2014

Dopo una giornata di sole, riecco la pioggia.
Non che mi dispiaccia; ieri ero talmente nervoso che non sono riuscito a godermi il sole.
Il mio umore continua ad essere altalenante, e ricomincio a far fatica per dormire.

Passerà questo periodo: me lo ripeto.
La cosa che mi conforta  è il fervore dei miei pensieri.
Ho mille idee da mettere giù, strutturare per poter dar vita ad un racconto

Sarà breve di sicuro.
Ma ho anche in testa un piccolo progetto per il mio nipotino che deve nascere.

Vedremo oggi se i miei pensieri vinceranno il mio tedio.


mercoledì 5 febbraio 2014

...il più delle volte ti chiedi come sia accaduto....socchiudi gli occhi, ripercorri la stanza di quegli ultimi ricordi.
Avanti.
Lentamente.
Poi indietro, di nuovo.
Eppure sfugge l'attimo in cui hai smesso di respirare.
Il preciso istante nel quale hai deposto le armi.
Il momento in cui la realtà ha bussato al tuo mondo, ti ha svegliato dal sogno e ti ha invaso.
Riavvolgi quel nastro.
Riprendi a studiarlo, fotogramma per fotogramma: ma quel che non hai più non riesci a recuperarlo.
Ti accorgi così, come se fosse uno squarcio nel tuo petto, che non possiedi più parte di te.
Sì, certo, il cuore batte ancora
Hai ancora fame.
Le gambe trascinano il tuo corpo verso qualsiasi meta: ma avverti la stanchezza.
Percepisci quel sottile velo di malinconia sui tuoi occhi: se fai attenzione, puoi quasi toccare con mano la tua nuova inconsistenza...
A nulla serve cercarti tra le nuvole alla finestra.
Guardarti allo specchio riesce solo a darti il senso del vuoto che ti caratterizza.
La domanda è sempre la stessa: quando!
'Quando è accaduto di perdermi.'
Eppure non era un labirinto: era un lungo viale alberato, la sua mano stringeva la mia, tutto era come doveva essere.
E invece: sei lì!
Senza più la vaga idea di chi tu sia, in un luogo che non conosci più.
Non hai punti di riferimento.
Solo quell'imperativo che martella il tuo cervello: devi farcela!
E quella forza che per inerzia ti spinge.
C'è chi la chiama istinto di sopravvivenza, chi la chiama voglia di vivere.
Ma per te è marginale: hai perso ciò che non riavrai
Ti spinge a restare l'illusione di poterti ritrovare.

Saso



lunedì 3 febbraio 2014

Francesca Michielin - Distratto

Elaborare un lutto!
Tenere a bada quella sensazione di di voler esplodere nella disperazione!
Ci sto provando: rimando da una settimana questo dialogo con me stesso.
E' paura che la realtà prenda forma: e non è quella che vorrei.
Ho il peso qui sul cuore e la mente fa andare tutte le immagini: i bei ricordi vengono a trovarti solo quando sanno che ti fanno più male.
Lo ammetto: mi mancano le parole per descrivere questo stato!
Dover credere che una persona cara in un tempo già predefinito ti lascerà, non ha ragion d'essere: perchè usare suoni e sensazioni attraverso le parole per dare anima a questa tragedia.
Non basta la tempesta che si sta abbattendo?
Non basta l'incontrastato dolore provocato!
E' stato un'imboscata alla quale non ero preparato: ero sicuro che tutto avrebbe fatto il suo corso come avevo percepito.
E invece no: è stato dato tempo al tempo!
E con questa certezza dove ritrovare il senso smarrito di vivere con la speranza?

sabato 25 gennaio 2014

Non pretendo che la gioia non possa accompagnarsi alla bellezza; ma dico che la gioia è uno degli ornamenti più volgari, mentre la malinconia è della bellezza, per così dire, la nobile compagna, al punto che non so concepire un tipo di bellezza che non abbia in sé il dolore (Baudelaire).

Il grande Baudelaire scriveva questo e credo che in tanti, in gioventù, abbiam letto tutto d'un fiato 'i fiori del male'.


A distanza di anni, ritrovo questa frase riportata su una mia agenda (ho sempre avuto il vizio di annotare, ricopiare e scrivere) e provo lo stesso sussulto.


Ai tempi credevo che fosse normale sentirsi più 'gotici', ombrosi, malinconici: chi a 15 anni non avrebbe voluto una vita diversa, un modo diverso, alcuni anche un corpo diverso.

Ma oggi, a distanza di quasi 20 anni, provo lo stesso sussulto: la gioia come ornamento volgare della bellezza e la malinconia come unica compagna della bellezza.

Non so dare una spiegazione a questo sussulto: non è una questione di scelta poetica, o di stile che mi attira.

E' proprio un sussulto: il cuore che ti batte a mille come se avessi incontrato l'amato.

Mentre penso a cosa sia stato, passo ad una nuova ricetta: secondo me la cucina si sposa benissimo con le questioni di letteratura/poetica/filosofia/storia.


Bocconcini di pollo a la julienne con riso basmati aromatizzato.


Prendete un petto di pollo intero, disossatelo e lasciatelo marinare per 30mn nel vino bianco.


Nel frattempo, in una pentola mettete 1 tazza di riso basmati con due tazze di acqua fredda; aggiungete un pizzico di sale, coriandolo, tandoori, curcuma, cumino e del curry.

Procede con la cottura del riso a fuoco lento e pentola coperta: ogni tanto mescolate, la cottura sarà ultimata quando si sarà asciugata tutta l'acqua.

Tagliate le zucchine a la julienne e saltatele in padella con olio caldo e aglio.

Quando le zucchine saranno abbastanza croccanti, disponetele in un piatto e tenetele al caldo.
Riutilizzate la padella per cuocervi il petto di pollo.
Tagliatelo a  bocconcini, ripassatelo nella farina e poi in padella, nella quale avrete aggiunto dell'olio caldo.

Visto che all'inizio i bocconcini tenderanno ad assumere 1 aspetto 'colloso', utilizzate il vino usato per la marinatura (mezzo bicchiere) e dell'acqua: questo farà sì che la carne resti morbida.

Dopo 5 minuti dall'inizio della cottura, aggiungete le zucchine e lasciate amalgamare a fuoco lento per altri 4 minuti.

Nel frattempo, il nostro riso sarà pronto.

Adagiate su un piatto bianco prima due cucchiai di riso, poi i bocconcini con una spruzzata di pepe nero o prezzemolo tagliato finemente.





giovedì 23 gennaio 2014

Mi chiedo se poi tutto questo esternare porti a qualcosa.
Parlo, supporto, racconto ma il mio stato d'animo non cambia.
Oggi in metro mentre leggevo sentivo un peso allo stomaco: mancava il respiro.
Come se aspettassi qualcosa: come se mi aspettassi qualcuno.
Non sono sano di mente, ma qusto lo avevo appurato da tempo .
Eppure mi sono svegliato fischiettando, ma a contatto con la realtà nemmeno un sogno riesce a distrarmi.
Macino pensieri, mastico parole: eppure resto fermo.
La stanchezza mi assale: guardo dietro di me con la malsana credenza di aver fatto strada.
Ma non mi sono mosso.
Mi assale la paura.


mercoledì 22 gennaio 2014

Come l'acqua per il cioccolato

"Sembrava che per uno strano fenomeno d'alchimia non solo il sangue di Tita ma tutto il suo essere si fosse sciolto nella salsa di rosa, nella carne delle quaglie e in ogni aroma del cibo e in questa maniera l'essere di Tita penetrava nel corpo di Pedro, voluttuoso, profumato, caldo e irresistibilmente sensuale. Sembrava che avessero scoperto un nuovo codice di comunicazione, nella quale Tita era l'emittente, Pedro il ricevente e Geltrude, la fortunata, nella quale si sintetizzava questa relazione sessuale per mezzo del cibo". 

di sera

Mi sembra sempre di non aver tempo .
Corro di qua e di là e non riesco a fermarmi un secondo per capire a cosa sto andando contro..

Mi rendo conto di aver messo da parte i miei sogni.
Ho accantonato le mie aspirazioni per far fronte alla realtà

Volevo laurearmi: e ho dovuto cercar lavoro lontano da casa.
Volevo diventare un TL del mio servizio: e mi sono ritrovato di nuovo in cuffia come semplice operatore.
Ho lavorato per 3 anni come un matto per ritrovarmi con un niente tra le mani.

E ora mi sento perso.
Provo a reinventarmi ogni giorno, ma ho come la sensazione che nessuna delle strade intraprese sia quella giusta.

Credo in qualcosa di grande: ma vedo in questo momento solo un baratto che mi divide da ciò che avevo...che ho voluto fortemente.

Cerco di non essre negativo: ma quando cucino come in questi giorni vuol dire che sono arrivato e che ch o bisogno di tirar fuori la frustrazione.

Vero che poi mi ritrovo a sfornare piatti che fanno impazzire il palato dei miei amici, eppure il sapore è malinconico...io lo avverto.

Mi sento un pò come Tita, la protagonista del romanzo di Laura Esquivel (Come l'acqua per il cioccolato - film di Arau del 1992), dove tutti i sentimenti entravano in commistione con la sua cucina.

Sarà, magari domani qualcosa sarà diverso: ah giusto domani faccio 8h al lavoro...evento!
Amare o aver amato basta: non chiedete altro, non c'è altra perla da scoprire nelle pieghe tenebrose della vita, amare è un compimento.
Victor Hugo

Un pensiero che mi regalo prima di cominciare un'altra dura giornata
ole.it/aforismi/amore/frase-105638?f=a:889>

lunedì 20 gennaio 2014

Quando prendo in esame la mia vita, mi spaventa di trovarla informe. L'esistenza degli eroi, quella che ci raccontano, è semplice: va dritta al suo scopo come una freccia. E gli uomini, per lo più, si compiacciono di riassumere la propria esistenza in una formula - talvolta un'ostentazione, talvolta una lamentela, quasi sempre una recriminazione; la memoria compiacente compone loro una esistenza chiara e spiegabile. La mia vita ha contorni meno netti: come spesso accade, la definisce con maggior esattezza proprio quello che non sono stato: buon soldato, non grande uomo di guerra; amatore d'arte, non artista come credette d'essere Nerone alla sua morte; capace di delitti, ma non carico di delitti [...] Si direbbe che il quadro dei miei giorni come le regioni di montagna, si componga di materiali diversi agglomerati alla rinfusa. Vi ravviso la mia natura, già di per se stessa composita, formata in parti uguali di cultura e d'istinto. Affiorano qua e là i graniti dell'inevitabile; dappertutto, le frane del caso [...] In questa difformità, in questo disordine, percepisco la presenza di un individuo, ma si direbbe che sia stata sempre la forza delle circostanze a tracciarne il profilo; e le sue fortezze si confondono come quelle di un'immagine che si riflette nell'acqua.
(MEMORIE DI ADRIANO)
da PensieriParole

sabato 18 gennaio 2014

Un sabato pomeriggio

Se ci si mette anche il tempo allora è finita.
E visto che stare con le mani in mano non mi piace, ecco cosa sperimentare: torta di mele con nutella!

La ricetta di base è quella classica per una torta di mele cotta al microonde, con l'aggiunta di nutella

  • 250g di zucchero
  • 300g di farina
  • 3 uova
  • 150g di burro
  • 1 bustina di lievito per dolci.
  • 3 cucchiai di panna
  • 3 mele
Sbattete lo zucchero con il burro fino a renderlo soffice e spumoso.
Aggiungete le uova 1 per volta.
Mescolate farina e lievito e aggiungeteli al burro.
In una terrina mettete due cucchiai di nutella e amalgamatela con la panna, aggiungete poi al composto mescolando il tutto accuratamente.


La cottura effettuatela con il piatto Crisp: imburrate o utilizzate la carta forno.
Versate l'impasto distribuendolo uniformemente.


Da parte pelate le mele e tagliatele a fette.
Mettetele sulla pasta premendo leggermente in modo che non restino sulla superficie e spolverate con lo zucchero

Tempo di cottura: 12 minuti.

Il risultato dovrebbe essere pressapoco questo:

Visto che qualche volta la vita non dà soddisfazioni, la nutella aiuta.
Buon weekend.

venerdì 17 gennaio 2014

Un viaggo seppur breve ha sempre il suo tempo...i suoi pensieri...le sue emozioni.
La musica che passa e scivola lungo le scale dei ricordi.
E ancora tante domande su quello che è adesso.
Calma!
Se tutto fosse facile non avrei voglia di rischiare e pensare

oggi mettiamo che sono così

Venerdì 17

Ancora un caffè.
Poi giuro che mi alzo dal divano, smetto di inviare cv in giro e comincio a guardare fuori.
Piove...terzo giorno di pioggia.
Anche oggi l'umore non mi aiuta...Sono infastidito: da cosa?
Boh non saprei: potrei rispondere 'da tutto' ma è come se non dicessi nulla.
Preferirei nascondermi sti giorni, allontanarmi..pensare a ciò che fa bene: sono poco lucido.
Troppi avvenimenti, troppe decisioni da prendere: l'affetto latita, la consolazione più grande è solo la Nutella.
Caffè quasi finito, sigaretta e....oggi quando torno da lavoro sarà il caso di fare una torta.
Sì, proprio una torta di mele..dolce consolazione per questi giorni
sigaretta finita..e tocca andare


Il risultato della torta dovrebbe essere più o meno questo


giovedì 16 gennaio 2014

Riproviamo



Con  ben 16 giorni di ritardo, riprovo a dar vita a questo mio progetto!
Certe cose non capitano per caso no? 
Qualcuno mi ha detto di credere nelle mie passioni e di provarci e riprovarci: scrittura e cucina!
E' il mio piccolo progetto per il 2014: visto le poche soddisfazioni sul lavoro.
Un grazie a chi ha riacceso il piccolo "scrittore" che è in me.
Sono eccitato come un bambino.
Trovare piano piano la mia dimensione, il mio lasciar andare tra le parole le sensazioni