sabato 25 gennaio 2014

Non pretendo che la gioia non possa accompagnarsi alla bellezza; ma dico che la gioia è uno degli ornamenti più volgari, mentre la malinconia è della bellezza, per così dire, la nobile compagna, al punto che non so concepire un tipo di bellezza che non abbia in sé il dolore (Baudelaire).

Il grande Baudelaire scriveva questo e credo che in tanti, in gioventù, abbiam letto tutto d'un fiato 'i fiori del male'.


A distanza di anni, ritrovo questa frase riportata su una mia agenda (ho sempre avuto il vizio di annotare, ricopiare e scrivere) e provo lo stesso sussulto.


Ai tempi credevo che fosse normale sentirsi più 'gotici', ombrosi, malinconici: chi a 15 anni non avrebbe voluto una vita diversa, un modo diverso, alcuni anche un corpo diverso.

Ma oggi, a distanza di quasi 20 anni, provo lo stesso sussulto: la gioia come ornamento volgare della bellezza e la malinconia come unica compagna della bellezza.

Non so dare una spiegazione a questo sussulto: non è una questione di scelta poetica, o di stile che mi attira.

E' proprio un sussulto: il cuore che ti batte a mille come se avessi incontrato l'amato.

Mentre penso a cosa sia stato, passo ad una nuova ricetta: secondo me la cucina si sposa benissimo con le questioni di letteratura/poetica/filosofia/storia.


Bocconcini di pollo a la julienne con riso basmati aromatizzato.


Prendete un petto di pollo intero, disossatelo e lasciatelo marinare per 30mn nel vino bianco.


Nel frattempo, in una pentola mettete 1 tazza di riso basmati con due tazze di acqua fredda; aggiungete un pizzico di sale, coriandolo, tandoori, curcuma, cumino e del curry.

Procede con la cottura del riso a fuoco lento e pentola coperta: ogni tanto mescolate, la cottura sarà ultimata quando si sarà asciugata tutta l'acqua.

Tagliate le zucchine a la julienne e saltatele in padella con olio caldo e aglio.

Quando le zucchine saranno abbastanza croccanti, disponetele in un piatto e tenetele al caldo.
Riutilizzate la padella per cuocervi il petto di pollo.
Tagliatelo a  bocconcini, ripassatelo nella farina e poi in padella, nella quale avrete aggiunto dell'olio caldo.

Visto che all'inizio i bocconcini tenderanno ad assumere 1 aspetto 'colloso', utilizzate il vino usato per la marinatura (mezzo bicchiere) e dell'acqua: questo farà sì che la carne resti morbida.

Dopo 5 minuti dall'inizio della cottura, aggiungete le zucchine e lasciate amalgamare a fuoco lento per altri 4 minuti.

Nel frattempo, il nostro riso sarà pronto.

Adagiate su un piatto bianco prima due cucchiai di riso, poi i bocconcini con una spruzzata di pepe nero o prezzemolo tagliato finemente.





giovedì 23 gennaio 2014

Mi chiedo se poi tutto questo esternare porti a qualcosa.
Parlo, supporto, racconto ma il mio stato d'animo non cambia.
Oggi in metro mentre leggevo sentivo un peso allo stomaco: mancava il respiro.
Come se aspettassi qualcosa: come se mi aspettassi qualcuno.
Non sono sano di mente, ma qusto lo avevo appurato da tempo .
Eppure mi sono svegliato fischiettando, ma a contatto con la realtà nemmeno un sogno riesce a distrarmi.
Macino pensieri, mastico parole: eppure resto fermo.
La stanchezza mi assale: guardo dietro di me con la malsana credenza di aver fatto strada.
Ma non mi sono mosso.
Mi assale la paura.


mercoledì 22 gennaio 2014

Come l'acqua per il cioccolato

"Sembrava che per uno strano fenomeno d'alchimia non solo il sangue di Tita ma tutto il suo essere si fosse sciolto nella salsa di rosa, nella carne delle quaglie e in ogni aroma del cibo e in questa maniera l'essere di Tita penetrava nel corpo di Pedro, voluttuoso, profumato, caldo e irresistibilmente sensuale. Sembrava che avessero scoperto un nuovo codice di comunicazione, nella quale Tita era l'emittente, Pedro il ricevente e Geltrude, la fortunata, nella quale si sintetizzava questa relazione sessuale per mezzo del cibo". 

di sera

Mi sembra sempre di non aver tempo .
Corro di qua e di là e non riesco a fermarmi un secondo per capire a cosa sto andando contro..

Mi rendo conto di aver messo da parte i miei sogni.
Ho accantonato le mie aspirazioni per far fronte alla realtà

Volevo laurearmi: e ho dovuto cercar lavoro lontano da casa.
Volevo diventare un TL del mio servizio: e mi sono ritrovato di nuovo in cuffia come semplice operatore.
Ho lavorato per 3 anni come un matto per ritrovarmi con un niente tra le mani.

E ora mi sento perso.
Provo a reinventarmi ogni giorno, ma ho come la sensazione che nessuna delle strade intraprese sia quella giusta.

Credo in qualcosa di grande: ma vedo in questo momento solo un baratto che mi divide da ciò che avevo...che ho voluto fortemente.

Cerco di non essre negativo: ma quando cucino come in questi giorni vuol dire che sono arrivato e che ch o bisogno di tirar fuori la frustrazione.

Vero che poi mi ritrovo a sfornare piatti che fanno impazzire il palato dei miei amici, eppure il sapore è malinconico...io lo avverto.

Mi sento un pò come Tita, la protagonista del romanzo di Laura Esquivel (Come l'acqua per il cioccolato - film di Arau del 1992), dove tutti i sentimenti entravano in commistione con la sua cucina.

Sarà, magari domani qualcosa sarà diverso: ah giusto domani faccio 8h al lavoro...evento!
Amare o aver amato basta: non chiedete altro, non c'è altra perla da scoprire nelle pieghe tenebrose della vita, amare è un compimento.
Victor Hugo

Un pensiero che mi regalo prima di cominciare un'altra dura giornata
ole.it/aforismi/amore/frase-105638?f=a:889>

lunedì 20 gennaio 2014

Quando prendo in esame la mia vita, mi spaventa di trovarla informe. L'esistenza degli eroi, quella che ci raccontano, è semplice: va dritta al suo scopo come una freccia. E gli uomini, per lo più, si compiacciono di riassumere la propria esistenza in una formula - talvolta un'ostentazione, talvolta una lamentela, quasi sempre una recriminazione; la memoria compiacente compone loro una esistenza chiara e spiegabile. La mia vita ha contorni meno netti: come spesso accade, la definisce con maggior esattezza proprio quello che non sono stato: buon soldato, non grande uomo di guerra; amatore d'arte, non artista come credette d'essere Nerone alla sua morte; capace di delitti, ma non carico di delitti [...] Si direbbe che il quadro dei miei giorni come le regioni di montagna, si componga di materiali diversi agglomerati alla rinfusa. Vi ravviso la mia natura, già di per se stessa composita, formata in parti uguali di cultura e d'istinto. Affiorano qua e là i graniti dell'inevitabile; dappertutto, le frane del caso [...] In questa difformità, in questo disordine, percepisco la presenza di un individuo, ma si direbbe che sia stata sempre la forza delle circostanze a tracciarne il profilo; e le sue fortezze si confondono come quelle di un'immagine che si riflette nell'acqua.
(MEMORIE DI ADRIANO)
da PensieriParole

sabato 18 gennaio 2014

Un sabato pomeriggio

Se ci si mette anche il tempo allora è finita.
E visto che stare con le mani in mano non mi piace, ecco cosa sperimentare: torta di mele con nutella!

La ricetta di base è quella classica per una torta di mele cotta al microonde, con l'aggiunta di nutella

  • 250g di zucchero
  • 300g di farina
  • 3 uova
  • 150g di burro
  • 1 bustina di lievito per dolci.
  • 3 cucchiai di panna
  • 3 mele
Sbattete lo zucchero con il burro fino a renderlo soffice e spumoso.
Aggiungete le uova 1 per volta.
Mescolate farina e lievito e aggiungeteli al burro.
In una terrina mettete due cucchiai di nutella e amalgamatela con la panna, aggiungete poi al composto mescolando il tutto accuratamente.


La cottura effettuatela con il piatto Crisp: imburrate o utilizzate la carta forno.
Versate l'impasto distribuendolo uniformemente.


Da parte pelate le mele e tagliatele a fette.
Mettetele sulla pasta premendo leggermente in modo che non restino sulla superficie e spolverate con lo zucchero

Tempo di cottura: 12 minuti.

Il risultato dovrebbe essere pressapoco questo:

Visto che qualche volta la vita non dà soddisfazioni, la nutella aiuta.
Buon weekend.

venerdì 17 gennaio 2014

Un viaggo seppur breve ha sempre il suo tempo...i suoi pensieri...le sue emozioni.
La musica che passa e scivola lungo le scale dei ricordi.
E ancora tante domande su quello che è adesso.
Calma!
Se tutto fosse facile non avrei voglia di rischiare e pensare

oggi mettiamo che sono così

Venerdì 17

Ancora un caffè.
Poi giuro che mi alzo dal divano, smetto di inviare cv in giro e comincio a guardare fuori.
Piove...terzo giorno di pioggia.
Anche oggi l'umore non mi aiuta...Sono infastidito: da cosa?
Boh non saprei: potrei rispondere 'da tutto' ma è come se non dicessi nulla.
Preferirei nascondermi sti giorni, allontanarmi..pensare a ciò che fa bene: sono poco lucido.
Troppi avvenimenti, troppe decisioni da prendere: l'affetto latita, la consolazione più grande è solo la Nutella.
Caffè quasi finito, sigaretta e....oggi quando torno da lavoro sarà il caso di fare una torta.
Sì, proprio una torta di mele..dolce consolazione per questi giorni
sigaretta finita..e tocca andare


Il risultato della torta dovrebbe essere più o meno questo


giovedì 16 gennaio 2014

Riproviamo



Con  ben 16 giorni di ritardo, riprovo a dar vita a questo mio progetto!
Certe cose non capitano per caso no? 
Qualcuno mi ha detto di credere nelle mie passioni e di provarci e riprovarci: scrittura e cucina!
E' il mio piccolo progetto per il 2014: visto le poche soddisfazioni sul lavoro.
Un grazie a chi ha riacceso il piccolo "scrittore" che è in me.
Sono eccitato come un bambino.
Trovare piano piano la mia dimensione, il mio lasciar andare tra le parole le sensazioni