venerdì 29 dicembre 2006

Profumo di mare

Eravamo lì, fermi.
L'odore salmastro del mare ci inondava. Incrociai il suo sguardo così fiero: in quel momento mi stava uccidendo. - Non possiamo stare più insieme - disse. Il sole splendeva, attorno sentivo un assurdo vuoto, un freddo strano in una giornata d'estate. - Non va! Non so....cosa..forse...non va ! - sbottò. Poche parole iniziarono a venir fuori come lacrime di un condannato, già pago del suo dolore che aspetta l'ultima luce alla quale sorridere per morire. - E ora mi lasci solo - respirai - qui, nel mondo dal quale volevi proteggermi. Sarò qui a combattere con la malinconia dei ricordi e tu dove sarai?? Chi mi risponderà quando invocherò il tuo nome?? Chi ucciderà i silenzi delle lunghe notti??? Chi ci sarà a guardarmi negli occhi quando avrò nei miei solo amore per te??? -. Cominciò ad agitarsi, il suo respiro si fece pesante. Iniziò vistosamente a sudare. Non sapeva cosa fare, non aveva la più pallida idea di quanto lo amassi. Tremò la sua voce.
- Ti amo! - mi sembrò di sentire una spada attraversare il mio essere - ora non puoi comprendere -continuò - ma il tempo cancellerà questa tua deleteria passione per me...e il mio nome sarà il nulla - pianse - non mi chiamerai più amore! Sarò odio, dolore, infausto destino....sarò....-.
Le mie braccia soccorsero il suo essere alla deriva, le sue mani mi sfiorarono. Esplose il mio cuore. - Non ho mai saputo cosa fosse l'amore - bisbigliai - solo adesso capisco... è solo fiele che ti invita e che dolcemente ti uccide -.
Guardai la foto di noi. La riposi sul cruscotto della sua auto, scesi. Mi guardai attorno. Ripresi i pochi resti di me. Li riposi in un'ultima lacrima e tornai all'inferno.
SALVATORE SCIFO

lunedì 25 dicembre 2006

Sulle rive di morfeo


Si è già detto tanto
e non possono audaci parole nutrire illusioni
e l'inverno che bussa alla porta
l'ospite reduce da un lungo viaggio
sguardi famelici implorano un piccolo assaggio di vita altrui
Prima dell'alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi sulle rive di Morfeo
ci stanno accerchiando ed avanzano con passo accorto come belve in agguato
Fuggi Romeo il tempo è tiranno
non è d'usignolo ma di allodola il canto
sguardi voraci si avventano
sul fiero pasto senza decenza

Prima dell'alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
Prima dell'alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
sulle rive di Morfeo

..vorrei il sole

pensieri..speranze..preoccupazioni...sogni: in questo giorno che sta arrivando così si presenta la mia testa...groviglio di mille fili, che mi annebbiano, mi rendono nervoso, triste, a tratti insofferente a qualsiasi stimolo esterno!E se la mia vita stesse andando nella direzione che ho sempre cercato di evitare?? Se non fossi poi quello che credo di essere ma solo il riflesso incondizionato di un qualcosa che non sarò mai? E se poi mi attacco alle parole, cosa risolvo per me stesso? Quante domande a cui non so ancora trovare una risposta....mi impongo una calma, una pace apparente...avrò tempo di riflettere in questi giorni nella mia tanto odiata città natale! Chissà cosa riuscirò a tirar fuori o cosa mi imporrò per non cadere sempre nei soliti clichè a cui abituo le persone che mi sono accanto.
Cosa mi va di dirti?? Cosa?? Non lo so, non so a chi sto parlando...se a me stesso o a qualche altro....ho una confusione da schizzofrenico nella testa; lo dico spesso che più che sano di mente assomiglio ad un povero genio pazzoide, alla ricerca sempre di qualcosa, di una spiegazione plausibile ad una logica incondizionata...che alla fine è condizionata da se stessa...come un cane che tenta di mordersi la coda!
E' tardi e anche l'ultimo piccolo barlume di lucidià mi sta abbandonando..sono stanco, ma non so di cosa....sono triste, ma non so per cosa....sono insoddisfatto ma non so di cosa....ho da ricercare le cause di queste malessere passeggero che si è affacciato qui.
E' sempre tardi per capire cosa, in fondo, mi rende ciò che sono....ormai è sconnessioneallo stato puro....stanchezza e un pò di sconforto sono qui a danzare insieme in questa stanza...una stanza di luci e ombre: con una finestra spalancata sul mondo...ma il sole, qui, non riesce a dileguare le ombre che ho dentro....

domenica 24 dicembre 2006

...profumo di signora...


improvvisa arriva...non ha una forma ben definita: senti solo la sua presenza, il suo profumo che si espande, lentamente ti entra nei più piccoli atomi del tuo essere: ti guardi intorno ma non la vedi! a volte è in un sorriso, in una carezza ma è presente! Avverti quel senso di inadeguatezza al correre del vivere: all'inizio sembra una sensazione, poi barbaramente la consapevolezza che sei tra le sue braccia! La trasformi, ma la sua essenza non muta...La combatti, ma lei ti sfinisce...La vivi, e solo così riesci a coglierne la sua essenza e riesci, in qualche modo, ad apprezzarla e a trasformarla in energia positiva! Ma il percorso è lungo e tortuose...e a me non restano che parole....parole su parole e ancora parole per descrivere la tristezza di questo momento...che non danno il senso intero di quello che vorrei, di ciò che preferirei fosse e non è!

venerdì 22 dicembre 2006

....parole alate...


Parole dolci
parole complicate
parole semplici
parole alate
parole inutili
parole piu’ affilate di una lama
parole fresche
parole come gocce di rugiada

parole che un cuore possono spezzare
parole che ti fanno sanguinare
parole che possono incendiare
gli animi di una rivoluzione

parole uniche
parole che in un lampo a te conducono
parole fragili
parole che poi puntano e distruggono
parole stupide
parole che non sanno dove andare
parole acqatiche
che il mare azzurro sanno attraversare

parole che un cuore possono spezzare
parole che ti fanno sanguinare
parole che possono cambiare
quello che sembrerebbe immutabile

parole magiche
parola mia d’onore
le piu’ struggenti
parole d’amore
parole al vento
parole che si perdono nel tempo
parole date
e gia’ dimenticate

parole che un cuore possono spezzare
parole che sembrano mai bastare
parole che possono cambiare
quello che sembrerebbe immutabile
parole che un cuore possono spezzare
parole che ti fanno sanguinare
parole che possono incendiare
gli animi di una rivoluzione
parole che possono cambiare
quello che sembrerebbe immutabile

MEG

giovedì 21 dicembre 2006

...Hurt...

Seems like it was yesterday
When I saw your face
You told me how proud you were
But I walked away
If only I knew what I know today

I would hold you in my arms
I would take the pain away
Thank you for all you've done
Forgive all your mistakes
There's nothing I wouldn't do
To hear your voice again
Sometimes I wanna call you
But I know you won't be there

[Chorus]
I'm sorry for blaming you
For everything I just couldn't do
And I've hurt myself by hurting you

Somedays I feel broke inside
But I won't admit
Sometimes I just want to hide
'cause it's you I miss
And it's so hard to say goodbye
When it comes to this

Would you tell me I was wrong?
Would you help me understand?
Are you looking down upon me?
Are you proud of who I am?
There's nothing I wouldn't do
To have just one more chance
To look into your eyes
And see you looking back

[Chorus]
[Line 3: "by hurting you" => ""]

If I had just one more day
I would tell you how much that
I've missed you since you've been away
Oh, it's dangerous
It's so out of line to try to turn back time

..verità come bugia...


Non è mai facile riuscire a parlare di quello che si pensa o si prova...a volte è più facile scrivere o evitare il discorso....sorriderci su, scherzarci o forse, nel peggiore dei casi, non pensarci...chissà perchè poi, quando si matura la certezza di riuscirci, ecco che improvvisa la luce si accende e si parte...
Si parte per quel sentiero oscuro che è la verità, che per molti è fatta di luci ma che io vedo sempre come un cielo troppo oscuro e fatto di nubi, per essere percorribile nella totale tranquillità...ecco perchè poi in fondo mi vergogno...sì, mi vergogno di quello che faccio e di quello che dico....di quello che scrivo e di quello che penso: perchè solo nel mio profondo so che è verità ma, per altri potrebbe essere, solo un'allettante bugia....

mercoledì 20 dicembre 2006

enigma

"Bisognerebbe essere chi non si è, per sapere in fondo chi si è davvero" (anonimo)....apre e chiudo questo giorno con questa frase..letta per caso...ma che mi dà molto da pensare...

domenica 17 dicembre 2006

posso essere felice


Come se potessi non essere fragile
dosare goccia dopo goccia
le mie energie
raccogliendo stracci delle mie
fatiche silenziose
posso essere felice
dov'è la certezza
se la tua mano adesso non è più
la stessa
dov'è la certezza
se, forse, un giorno dovrò dire
ho sbagliato
come se sapessi comprare indifferenza
cercare sguardo dopo sguardo
lontane complicità
rileggendo i miei diari nella
vecchia cucina vuota
posso essere felice
dov'è la certezza
se la tua mano adesso non è più
la stessa
dov'è la certezza
se, forse, un giorno dovrò dire
ho sbagliato

se la tua mano adesso non è più
la stessa
dov'è la certezza
se, forse, un giorno dovrò dire
ho sbagliato
.............. ma posso essere felice
posso essere felice
con poco
(Carmen Consoli)

....inquietudine....


Cos'è l'inquietudine se non la prova evidente della leggerezza dell'anima?...Le distanze possono riavvicinare oppure far perdere le persone per sempre!Agire, ma come? La strategia non paga, mi dice il Niki eppure nel momento in cui penso di mandare un sms, di scrivergli qualcosa, non sto già facendo strategia?! Ma io non faccio strategia, sono me stesso..Lo sono stato anche oggi e ho avvertito che l'anima era leggera, non pesante...Si è improvvisamente scossa, ha cominciato a vibrare sempre più forte, poi ho avvertito il silenzio...Sgomento! Ho provato a rianimarla, le ho urlato di alzarsi, le ho urlato..almeno credo di averlo fatto, anche se non avvertivo suoni...ma solo silenzio, silenzio incantatore, silenzio che sa di pace...era un silenzio che scuoteva, malgrado la sua apparente immobilità, il pensiero...Ho continuato così per tutto il giorno...e anche a cena...ho vagato per le stanze scure e continuo anche adesso che è finito un altro giorno ad assaporare l'amaro delle mie scelte, il dolce della mia libertà...
Canzone: Hanry Jackman - Trasfiguration

sabato 16 dicembre 2006

nuovo giorno


Solo un attimo per fermare tutto...Solo un attimo per dire che ci sono, che ho pensieri e sensazioni che si agitano dentro di me e ho paura...paura di non riuscire a governare questo magma...solo un attimo ancora, non voglio nulla di più....solo, in questo attimo che è già fuggito...Benvenuto nuovo giorno...

venerdì 15 dicembre 2006

Stop....ma non dimentico....


Paranoie, stupide paranoie che planano così improvvise da non avere il tempo di chiederti: ma cosa cazzo succede!!!!Non so perchè, ieri solo il sentore, oggi la sensazione forte e immensa che c'era qualcosa che mi rendeva nervoso, ero teso....ho respirato profondamente: accetto la realtà di ciò che è e non sarà...ed ora basta! Reset (control+alt+canc, per dirla alla mary dildyns)! Devo assolutamente riprendere il controllo delle mie emozioni, che hanno tentato in tutti i modi di infliggermi la tortura di un caustico dubbio: stavolta non mi faccio corrodere..no, non ci sto e non l'accetto! Non accetto questo stato di cose confuso, legate ad un filo di irrisorie parole!No, non posso e non voglio poter credere in qualcosa che non è dogmatico ma facilmente dimostrabile che non esiste!Parole, promesse, sorrisi e sensazioni: le chiudo qui in questo baule dell'esistenza, in questo piccolo scompartimento e butto la chiave! Sì, meglio lasciar andare ciò che più si ama nel profondo degli abissi: avrà sempre la stessa bellezza, il tempo non intaccherà il suo ricordo e non ci saranno le emozioni ad attaccarlo! Per quanto sia bello "sentire", questa combinazione di cuore e mente può portare alal distruzione! Non voglio....Sto gridando in modo silenzioso questa mia perdita di temporanietà: ha ragionne ivan quando dice che probabilmente è stato un momento in cui ho avuto ciò che non avevo.....Stop here! Ho fatto tanto per risollevarmi, maturare alcubne mie convinzioni (o forse posso solo chiaamrle difese???) e non permetterò a delle ore di farmi sterzare...Passo e chiudo!!!!!

giovedì 14 dicembre 2006

...musica che parla....


Tutto su Eva (C.Consoli)

Guardami negli occhi
Spogliati da ogni falsità
Quell'aura di purezza tradisce diaboliche anomalie
E sai di cosa sto parlando
di cosa ho bisogno

Eppure avrai il coraggio di chiamare l'evidenza casualità
Bramosia e doppiezza complottano con la piu efferata crudeltà
E sai di cosa sto parlando
E che mentire non e il rimedio ad un torto

Piangerai mettendo in scena l' ennesimo dramma
mentre le lacrime corrono sulle tue guance infuocate,
Eva
e giurerai su Dio e su tua madre di non aver colpa
mentre le lacrime corrono

Guardami negli occhi
Spogliati da ogni falsità
Quell'aura di purezza tradisce diaboliche anomalie
E fuggi quel mostro immondo che hai creato
Quel sonno che non concede riposo

Piangerai mettendo in scena l' ennesimo dramma
mentre le lacrime corrono sulle tue guance infuocate,
Eva
e giurerai su Dio e su tua madre di non aver colpa
Mentre le lacrime bagnano la tua camicia di seta

Credetemi è un sortilegio
è l'opera di un incantesimo
non ero padrona delle mie facoltà

E piangerai mettendo in scena l' ennesimo dramma
mentre le lacrime corrono sulle tue guance infuocate,
Eva
e giurerai su Dio e su tua madre di non aver colpa
mentre le lacrime corrono.

Ascolto questa canzone...ed è come se ponendomi di fronte ad uno specchio parlassi a me stesso!
Inizio così la mia giornata...

Up&down


Giornata un pò così, continuo a pensare che troppo spesso non riesco a comunicare: o forse sono gli altri a non voler capire.
Alti e bassi in questa giornata di sole ma fredda....era piacevole però stare per strada e il corso di filosofia mi sta spronando a farmi nuove domande: come se poi me ne mancassero!
Sospiro....Respiro...profondamente..ancora una volta...lascio libera la mente: la lascio vagare tra le note della musica, tra le immagini dei miei ricordi, tra le parole che scrivo, tra i pensieri che comunico alle persone a me più care...questa sera sono stanco, me ne accorgo anche dal mio cambiamento repentino di umore, sospeso tra noia e gioia, tra voglia di fare e totale apatia! Fatico un pò negli ultimi giorni, ma non demordo, anzi mi arrampico su questi momenti proprio per diventare più forte!
Vado a letto, è ormai tardi ma sembra ancora troppo presto.

mercoledì 13 dicembre 2006

...parole ed omissioni....


Comincio a pensare che poi si può parlar tantissimo con le persone e in fondo mai capirsi...e mi chiedo se so l'unico che presta attenzione a ciò che la gente scrive o dice!
Mi sento spaesato da questa strana incomunicabilità: potrei capirla in una conversazione telefonica, ma non in una discussione bella e scritta!
E mi è venuta voglia di guardarmi allo specchio per parlare con me stesso, magari riesco a capire qualcosa di più di quanto già sto apprendendo, mettendomi a scrivere! Magari scopro di essere un mostro, come in molti mi dipingono anche se in fondo nun me frega!
Quello che mi fa pensare molto è l'incomunicabilità della comunicazione tra essere umani, questo non comprendere che ognuno ha un mondo dentro e che alla fine se non ci si intende non è una questione di obiettivi, ma del vivere così diverso e vario.
Mi piacerebbe andare a vivere su una stella, in sua sola compagnia, in un silenzio che dà senso di morte ma che dà il coraggio di parlare e, magari in questo firmamento fatto di tante stelle, tutti saremmo sinceri e più veri.
Quanti sogni che ho, quanti ne ho dovuti uccidere, quanti ancora la mia mente ne partorisce e quando penso che tanti sono irrealizzabili, smetto di essere quell'ottimista che sono, smetto i panni del romantico e indosso quelli di chi tiene i piedi ben piantati a terra...qualcuno mi dice che si tratta di vivacità intellettuale, un pò come i bambini....e se poi fossi ancora davvero troppo bambino per affrontare la vita???
Ma la vita si affronta o si vive? ci si immerge o si deve circumnavigare?...

martedì 12 dicembre 2006

...da un pensiero ad un nuovo giorno


Questa sera la linea internet non va e sto andando su tutte le furie!!!
Leggevo il blog di un amico nel quale si lamentava della paura di aver preso una cantonata, di non essere in grado di gestire quello che avverte, quando il pensiero viene riposto nella realtà contingente! Fab, ma non sai quanto te capisco, ma ripeto quello che ti ho detto: mai aver paura di quello che si avverte, di cambiare prospettiva nell'inquadrare la propria vita....e anche se abbiamo sbagliato, possiamo far tesoro di questa esperienza...capisco completamente quel sentirsi stupidi e a tratti sbagliato e ingenuo...ammetto che in alcuni momenti mi ci sento anche io; la cosa che probabilmente mi salva è la consapevolezza di non sperare in una seconda volta, di non sperare in qualcosa che sarebbe, comunque per natura, irrealizzabile! Non ricordo chi lo diceva, ma tempo fa lessi una frase:"la speranza è come un vizio, assopisce l'anima". Ed è così, a cosa serve sperare? Sperare in un ritorno, sperare in un incamminarsi....No, diventa impossibile poi vivere, viversi, godere, nel senso più puro e metafisico, dei giorni che ci sono regalati!
Consapevolmente non spero, certo qualche volta sogno, ma il sogno si sa è per natura irrealizzabile ed è forse una sorta di consolazione che nessuno, e dico nessuno, può distruggere se non te stesso, nel profondo.
Starò diventando, freddo??? Glaciale??? Non lo so, non lo voglio sapere: ho solo la verità dei minuti che hanno preceduto minuti che stanno passando, e questo in fondo mi basta...mi basta per sentire che sono vivo....che la luna riandrà a dormire e che un nuovo sole sorgerà per dar luce ad un nuovo giorno....un giorno nuovo o un giorno come tanti?
Passo e chiudo....

in ricordo di una compagna di viaggio




Oggi ho ripensato a te, amica mia...e desidero fermarti qui con me...


13.09.06
Comincio così la mia smemoranda, con un lutto nel cuore, un affetto che è volato via inaspettatamente. La piccola chicca è morta! Forse non ci sono parole per poter spiegare una perdita, ma ho il bisogno di dare sfogo a questa angoscia, a questo dolore che vivo lontano per ovvie ragioni, ma è vivo!
Poco tempo sono stato vicino a Kikka, ma era un cane al quale era impossibile non affezionarsi: ricordo candidamente il suo musetto bianco e arricciato, il suo carattere giocoso, le sue difese quando Beppe, per scherzo, sembrva volesse menarmi; quel suo salire le scale per venir su, per dormire sul suo cuscino accanto al letto, dalla mia parte! Quel suo salutarmi la mattina, quel suo attrarre la mia attenzione quando mi sedevo nel prato vicino caso perché pensieri pesanti mi giravano in testa.
Era lei che mi faceva compagnia, era lei che mi faceva preoccupare quando non mi sorrideva come solo lei sapeva fare; ed era a lei che pensavo quando andavo al supermercato: sempre una pappa nuova, nuovi biscotti o uno shampoo, un profumo perché si sentisse più bella, più amata! Quanti ricordi, quante immagini che passano nella mia testa..la sua brandina, i materassini che le avevamo comprato poco prima che io e beppe ci lasciassimo…ho il magone..e mi spiace per tutte le volte che l’ho sgridata, per tutte le volte che sono stato duro con lei….spero che in cuor suo sapesse che le volevo davvero bene, che era parte della mia vita.
Forse è da pazzi star male così, ma la porterò sempre qui con me; e spero davvero che ovunque si trovi sìa in compagnia e non si senta smarrita!
Ciao Piccola Kikka, per sempre nel mio cuore.

15.09.06
Sono passati 2gg dalla morte di Kikka, ma ancora non riesco a mandarla giù! Più cerco di non pensarci e più mi ritrovo in testa un sacco di bellissimi ricordi! Forse sono un pò matto a torturarmi così, ma è come se non potessi farci nulla! No, non posso nulla perché prima di oggi l’idea di perdere un affetto profondo non mi aveva nemmeno sfiorato.
Ieri sera Beppe mi ha mandato una foto della piccola: quanti pianti! Non l’avrei riconosciuta, pelle ed ossa! Ma era lì tranquilla, come sempre, sul tavolo operatorio! Chissà a cosa pensava, chissà se aveva capito che stava per lasciare un vuoto immenso in chi l’amava, e continua ad amarla!
Ho ancora le lacrime agli occhi: se fossi stato presente, penso che non avrei retto!
Vorrei tanto che Kikka fosse felice lì dove si trova, ma vorrei allo stesso tempo che stesse vicino alle persone che l’hanno amata.
Kikka, forse mi senti: ti voglio bene e ti porto con me, con tutte le cose che ci hanno legato!

...un attimo....

Sarà che poi ogni cosa capita quando meno te lo aspetti.....sarà che ogni volta che credi di sapere, ti rendi conto di ignorare....e mi ritrovo ad affermare "non so"!
Sorrisi, occhi, sensazioni colorano le parole, le fanno vivere in eterno di un'eterna estate di gioia vera....l'arcobaleno sulle nostre teste dopo il temporale e quella strana vergogna di non mostrarsi e di tenersi tutto dentro...Non riesco a ricordarmi un momento della mia vita, dove avevo tutta questa smania di scrivere, di comunicare ogni mio più piccolo pensiero....Anni che non scrivevo qualcosa che mi appartenesse, non riuscivo più comunicare questo mondo interiore così strano, a volte sconvolto e sconnesso....ed ora, da un incontro una esplosione di parole, fiume in piena, mari in tempesta, uragani e tornardi! Ho un bisogno estremo di far scorrere velocemente le mie dita sulla tastiera, perchè non voglio perdere nemmeno un pensiero....mi accompagno con la musica, da sempre mia amica...e che musica: bjork che non ascoltavo così dai tempi del liceo, skunkanasie che avevo lasciato nei meandri dei miei ricordi più tristi ma veri...sospeso in questo limbo di parole e sensazioni, guardo dalla mia finestra il cielo azzurro su roma, il sole pallido che riscalda malgrado un'aria gelida.....accendo una sigaretta, è tempo di tornare al tempo di sempre: la vita non aspetta, e per quanto io cerchi di inchiodarla qui, mi sfugge e lambisce la riva del mio essere, come il mare la spiaggia dell'isola....la mia isola.....

lunedì 11 dicembre 2006

riflessioni opache


Mi chiedo se a volte la malinconia sia solo il sintomo di un malessere passeggero…oppure lo specchio di un’anima che è sempre lì a combattere per affermarsi: staccarsi dal passato per vivere meglio il presente. Futile presente….Felice presente….cos’è in fondo questo presente? L’insieme di attimi, sfuggevoli e perfettibili, non controllabili, inconciliabili con ciò che si vorrebbe e che, in fondo, non si ha mai.
Certezza che il domani sorge quando non ha più senso lo spazio temporale che ci guida: allora non ho certezze e questa cosa mi spaventa. Ero certo di…..sì di cosa?? Che la mia vita cambiasse?? Che non avrei più versato lacrime?? Di cosa?? A volte mi sembra di essere sulla soglia di quella pazzia che tutto distrugge, che tutto mette in discussione…
Passano immagini sui miei occhi e dentro i miei occhi quei ricordi….soavi, leggiadri, dolorosi…eppure sono loro che mi fanno uomo, che mi hanno fatto per quello che sono! Rifuggire il ricordo è forse lo sbaglio più catastrofico commesso dall’essere umano…
Sospendo i miei pensieri perché li sento incompleti: piccole luci che si accendono ma che in fondo non brillano abbastanza da darmi quelle risposte che cerco insistentemente qui dentro!Ma chi l’ha detto che parlare con se stessi fa bene?? Io più mi guardo dentro e più scopro cose di me che non mi piacciono, cose che non accetto del mio carattere!!!E si parte per cambiare ma in fondo, si sa, si resta sempre se stessi: c’è poco da fare, si smorzano dei lati del carattere, dei modi di fare, ma in fondo chi sei lo sai già!
E’ una serata fredda, l’inverno bussa pacatamente alle porte, ma nell’aria ci sono ancora profumi confusi di un autunno che non si assopisce, di un anno che è passato, di una primavera che ha accarezzato dolcemente la battigia del mare dell’essere. Quel mare agitato, esagitato, calmo che lambisce sempre la riva di quell’inafferrabile mondo che tanto vorrei avere tra le mani: penso sempre di non avere possesso di me stesso, di non riuscire mai ad esplodere, in senso buono, di non riuscire a venir fuori…

e un nuovo giorno


Un nuovo giorno si sta aprendo a questi occhi...un'altra notte difficile, e con un fievole canto di morfeo, si è messa da parte portando con sè emozioni contrastanti.
Una nuova luce, la sensazione della rinascita, la voglia di immergersi in qualcosa di nuovo: è in questi momenti che sembra al cuore che non ci sìa ripetititivtà di eventi nel susseguirsi del tempo.
Tempo! Tempo dannato, tempo amato...tempo passato a snocciolare le ore, tempo pregato di non passare, di non tornare...tempo, ingannevole verità che scandisce i battiti dell'essenza, che colora i pensieri di speranza o noia...a volte supremo giudice di verità convenevoli...convenienti...squarcio alla gola del vivere: perchè non ti dà tempo, perchè ti ruba il tempo.

...fotografie...


L'attimo che sfugge al controllo dell'essere umano, ma che l'obiettivo dell'anima ferma....tenerezza che si espande nel guardare altri esseri che vivono...simbioticamente gli sguardi che comunicano...non v'è poesia più alta, non v'è scansione temporale che possa tenere a queste immagini! Seppur ferme, parlano...parlano al mio cuore, parlano a quel me stesso che ho incatenato in una prigione di ghiaccio per non soffrire: ma la maturità consiste nel perdere pezzi di sè?
Non sono solo fotografie, sono qualcosa di più: un pensiero materiale che cambia colore nella prospettiva in cui lo guardi...che si trasforma per come lo interpreti o lo leggi...no, non sono solo fotografie, ma un riflesso di ciò che mi sento di essere in un momento, seppur infinintesimale, del mio vivere quotidiano.

domenica 10 dicembre 2006


E' nell'inconveniente che si trova la forza di reagire...è la difficoltà, è l'ostacolo che permettono all'essere "limitato" di potersi dire "illimitato"....Eppure sembra che un ragionamento del genere, sìa di altro pianeta, ma quale? Io vivo, esisto, ma il mio modo di fare risulta esere sconnesso, offensivo, costruito...ma in base a cosa??? Qual'è lo schema portante di chi mi giudica? Essere libero per natura significa essere una persona che vive fuori dalle comuni regole, che regolano un mondo? Essere un amico significa, per caso, dover sottostare a regole di "ferrea" convivenza con i bisogni di qualcun altro?
Odio la saccenza di chi si mette su in piedistallo e, dall'alto della sua età, giudica il mio fare, che per quanto libero, segue un filo logico...mi attengo a ciò che mi si dice e reagisco, con cautela, di conseguenza, senza far male ed alla fine lo sbagliato risulto essere io.
Essere tacciato per opportunista, mi rode....io che rispetto infinitamente la natura umana, io che mi infervoro ma solo pacatamente espongo le mie ragioni, io che sostengo e sono sempre pronto a sostenere i miei amici: io sono opportunista?
Qual'è questo confine che esiste tra morale conformista e morale in senso più ampio? Esiste quella zona grigia di equilibrio, che da sempre è raccontata, dove tutto si muove ma mai nulla tende a spezzarsi?
Mi chiedo se troppo spesso non si diano spregiudicati giudizi, solo perchè non conforme ad uno standard comportamentale, troppo in voga di questi tempi.
Esiste un confine, molto intimo, tra cosa è giusto e cosa è sbagliato? O in questo mondo non bisogna far altro che giudicare, non seguendo un proprio modo di avvertire la vita, ma secondo ciò che viene inculcato per "giusto" e "sbagliato".
Ho una miriade di pensieri che si affollano, che danzano con questa ansia di capire ed analizzare questo momento, probabilmente di crescita effettiva per me stesso!Eh no, lo avverto in modo molto evidente che non sono più chi ero, ma non so chi sono: la perfettibilità dell'essere si è affacciata, improvvisa, nella mia vita...mi sento non completo, proiettato al futuro ma con i piedi ben saldi nel presente!
E' una miscela esplosiva che bolle qui, che prende corpo così, tra le pagine che affannosamente e, come in preda ad un delirio, scrivo....con una sete assurda di buttar giù quanto più mi passa per la mente, per capire cosa succede, per comprendere questa evoluzione...per non dire un giorno, di non sapere chi sono stato!
MORIRE PER MORIRE, VOGLIO MORIRE D'EBBREZZA CON IL CUORE APPOGGIATO AGLI AMICI DI SEMPRE.
MORIRE PER MORIRE CHE SIA DI TENEREZZA, PERCHE' MORIRE D'AMORE NON E' CHE UNA MEZZA MORTE.
Jacques Brel

un weekend ancora

se non fosse per il suo profumo....se non fosse per i suoi occhi e le sue mani, sarebbe ancora il weekend che in eterno si ripete, con varianti plausibili ma senza mai avere un senso che valga la pena ricordare....ma è un weekend che ha fermato il tempo, il tempo siamo stati noi...non il vuoto in questi momenti, ma la consapevolezza di sentirsi pieni di luce...sono pieno di un amore che non ho, ma che c'è.
E' strano avere tra le mani pensieri e vibrazioni, quando quella luce che li anima non c'è e non ci sarà: sembra che stìa rischiando la pazzìa nel chiedermi continuamente se ancora avrò il tempo di un tempo che non c'è!
non seguo un modello di comportamento, vivo di quello che ho avuto guardando avanti...per cercare quello che non ho, quello che rovino, quello che ho lasciato con la consapevolezza che avrei rinunciato a qualcosa di bello ma di estremamente difficile....I pensieri arrivano alle mie dita così sconessi, e la mia mente si perde in immagini di confini sconfinati, isole, foreste dal fascino esotico eppure così vissutamente familiari....cielo e terra si toccano e si fondono in questo mare, dove due solitudini si sono incontrate....
Un giorno come un altro nelle parole di un giullare di corte, un giorno senza tempo da tenere nel silenzio di un'anima.....