lunedì 5 aprile 2010

..dimmi che non finirà....

Un giorno di sole è una gioia dopo tanta pioggia. I colori si fanno forti, e si riesce a respirare finalmente che un cambiamento sta avvenendo.
In balcone a respirare e a pensare che le cose cambiano in fretta, e che poi tanti programmi non servono a molto: il tempo muta e con esso ciò che gli appartiene.
Guardo Grace sul suo materassino che placidamente mi guarda quasi a dirmi che mi vuole bene e mi rendo conto quanto sono fortunato ad averla accanto a me.
Non mi ha mia tradito: nel bene e nel male è stata sempre attaccata a me, anche se l'ho sgridata, se mi sono arrabbiato con lei, non mi ha mai voltato le spalle.
Sta guardando qualcosa che el ronza attorno: è magnifica, mi fa sentire fiero di averla salvata da una fine già scritta.
E attraverso lei, vivo anche io.
Guardo il glicine che sovrasta il mio balcone,. tra un pò farà di nuovo da tettoia naturale al mio balcone e mi accorgo che è bello osservarlo tutti i giorni, percepire il cambiamento del bocciolo che diventa altro.
E' un pò come sentire me stesso, mi sento panico sto periodo.
Sogno sempre fiori che sbocciano, prati versi, spiagge bianche e assolate: cosa vorrà dire tutto questo fiorire "naturale"?
Le delusioni però sono sempre lì, dietro l'angolo a far capolino...e se anche il cuore batte, ho la fortuna di non guardarmi mai dietro ma di pensare che c'è sempre qualcosa di meglio oltre quella soglia.

venerdì 2 aprile 2010

Volo

Alla ricerca della perfezione che non esiste, eppure finisce per essere la ricerca di una vita.
e se una gioia vale mille sacrifici, preferisco sacrificarmi e soffrire che stare alal finestra a guardare questo tempo che va....dove il presente è un passato già prossimo quando mi illudo che è presente.
Volo, ad ali spiegate non lasciando che la mia vita sia solo un teatrino, ma vera!
Sincera, come lo sono stato...come avevo dimenticato di essere.....
Una nota, una parola, un sms: la gioia si accende perchè vuol dire che esisto e vivo.
A me, che sono come sono e che amo chi sono per come sono cresiuto...per tutto ciò che ho dato e non hai richiesto indietro...per tutta la sofferenza che ho vissuto e che non mi ha piegato ma reso solo un apersona più forte.
A me, dedico a solo a me stesso (e alla mia piccola grace) questo ultimo pensiero prima di andare a dormire.

giovedì 1 aprile 2010

A noi

A noi.
A noi che siamo figli della fragilità del tempo.
A noi che viviamo di sogni ma siamo svegliati dalla realtà.
A noi che crediamo in qualcosa di giusto eppure ci ritroviamo a vivere ingiustamente.
A noi che non sappiamo cosa significa stabilità che ci sentiamo felici se ci "rinnovano".
A noi che non perderemo mai la speranza che qualcosa di buono accada presto o tardi.
A noi, brindo e lascio le ultime parole prima di andare a dormire.

martedì 30 marzo 2010

Perchè?

Così stanco da non dormire....le due di notte e non c'è niente da fare.
Sembra una canzone di lucio dalla, ma è la verità: sono talmete pieno di pensieri che non riesco a dormire.
Ho provato a guardare un film, sperando mi annoiasse e invece nulla.
Allora kinderdelice e latte freddo, e qualche parola da scrivere dopo un altro giorno stancante e snervante.
Perchè non è così facile accettare 1 addio?
Perchè devo sentirmi in colpa per qualcosa che non sento più?
Perchè essere portato a pensare che magari potrei ridare una speranza a chi la speranza me l'ha uccisa strada facendo?
Perchè sentirmi stronzo, quando sto solo seguendo quello che sento giusto per me stesso?
Perchè l'amore per se stessi è scmbiato per egoismo ed egocentrismo: l'amore verso gli atri e per gli altri non porta spesso alla sofferenza e alal delusione?

domenica 28 marzo 2010

Nelly Furtado - I'm Like A Bird

mi sento proprio così....libero

una barca che vola....

Mi chiedo se poi le cose debbano cambiare così velocemente.
Se sono io a mettere il turbo ad ogni possibile stravolgimento delle scene.
Assorto. Ecco come mi sento in questo periodo.
Ripiegato su me stesso, ad ascoltarmi.
Ascolto la gioia di sentirmi vivo, rido di me stesso.
Forte. Ho quella benedetta sensazione di sentirmi finalmente forte di poter affrontare le difficoltà.
Non mi vedo più fragile e incapace: non è una sicurezza, ma la prova tangibile mi è data da come porto avanti le mie idee, le mie convinzioni, le mie scelte.
Per tanto tanto ho cercato la strada che mi conducesse al mio sentirmi, che mi facesse arrivare a dire "Ecco io ci sono"!
Ed ora, solo dopo molti anni, posso dire che saso c'è!
Mi sono preso per mano, forse molto tempo fa, e con pazienza certosina sono arrivato in questa cattedrale dell'essere misteriosa e silenziosa.
Lo devo a me stesso, alle mie lacrime, ai miei amici e a quelli che ho sentito vicino sopratutto in questo anno difficile.
Sono finalmente pronto per questo viaggio chiamato VITA.
Ora ne apprezzo le piccole sfumature, gli odori, il sapore dolce/amaro.
Questa barca non naviga più, ma vola.......