mercoledì 22 gennaio 2014

di sera

Mi sembra sempre di non aver tempo .
Corro di qua e di là e non riesco a fermarmi un secondo per capire a cosa sto andando contro..

Mi rendo conto di aver messo da parte i miei sogni.
Ho accantonato le mie aspirazioni per far fronte alla realtà

Volevo laurearmi: e ho dovuto cercar lavoro lontano da casa.
Volevo diventare un TL del mio servizio: e mi sono ritrovato di nuovo in cuffia come semplice operatore.
Ho lavorato per 3 anni come un matto per ritrovarmi con un niente tra le mani.

E ora mi sento perso.
Provo a reinventarmi ogni giorno, ma ho come la sensazione che nessuna delle strade intraprese sia quella giusta.

Credo in qualcosa di grande: ma vedo in questo momento solo un baratto che mi divide da ciò che avevo...che ho voluto fortemente.

Cerco di non essre negativo: ma quando cucino come in questi giorni vuol dire che sono arrivato e che ch o bisogno di tirar fuori la frustrazione.

Vero che poi mi ritrovo a sfornare piatti che fanno impazzire il palato dei miei amici, eppure il sapore è malinconico...io lo avverto.

Mi sento un pò come Tita, la protagonista del romanzo di Laura Esquivel (Come l'acqua per il cioccolato - film di Arau del 1992), dove tutti i sentimenti entravano in commistione con la sua cucina.

Sarà, magari domani qualcosa sarà diverso: ah giusto domani faccio 8h al lavoro...evento!

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