domenica 28 marzo 2010

una barca che vola....

Mi chiedo se poi le cose debbano cambiare così velocemente.
Se sono io a mettere il turbo ad ogni possibile stravolgimento delle scene.
Assorto. Ecco come mi sento in questo periodo.
Ripiegato su me stesso, ad ascoltarmi.
Ascolto la gioia di sentirmi vivo, rido di me stesso.
Forte. Ho quella benedetta sensazione di sentirmi finalmente forte di poter affrontare le difficoltà.
Non mi vedo più fragile e incapace: non è una sicurezza, ma la prova tangibile mi è data da come porto avanti le mie idee, le mie convinzioni, le mie scelte.
Per tanto tanto ho cercato la strada che mi conducesse al mio sentirmi, che mi facesse arrivare a dire "Ecco io ci sono"!
Ed ora, solo dopo molti anni, posso dire che saso c'è!
Mi sono preso per mano, forse molto tempo fa, e con pazienza certosina sono arrivato in questa cattedrale dell'essere misteriosa e silenziosa.
Lo devo a me stesso, alle mie lacrime, ai miei amici e a quelli che ho sentito vicino sopratutto in questo anno difficile.
Sono finalmente pronto per questo viaggio chiamato VITA.
Ora ne apprezzo le piccole sfumature, gli odori, il sapore dolce/amaro.
Questa barca non naviga più, ma vola.......

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